di Sarah Vescovo
A Professione Mamma, vi abbiamo presentato grandi donne, grandissime
professioniste dell' educazione, dei compiti a casa, della bellezza o della
cucina, ma come si dice che "dietro ad un grande uomo c'è sempre una grande
donna", così domenica scorsa grandi uomini sono rimasti dietro le quinte e
saremmo sleali se non spendessimo due righe per ringraziarli.
Abbiamo avuto bisogno dei vostri muscoli per scaricare i tavoli, ma anche
della vostra pazienza e fiducia,nonché dei sorrisi compiaciuti e pieni di
orgoglio davanti ai nostri meriti (che voi date un po' scontati) esposti ai
riflettori.
Girando fra gli stand è stato simpatico vedere i ruoli capovolti, con papà
che spazzavano il pavimento, che allattavano al biberon bimbetti urlanti, che
servivano al tavolo o che spingevano carrozzelle di bambini in difficoltà, o se
ne stavano sempilcemente seduti dietro al banco della moglie distribuendo
sorrisi e ringraziamenti
Amare noi donne non è facile, lo sappiamo bene, primo perché siamo cicliche - e per
molti di voi l' unico ciclo conosciuto è quello del ciclo-motore - poi perché
abbiamo neuroni nel cervello che viaggiano su strade e velocità diverse.
Siamo
donne, e capirci non è mai facile neanche per noi stesse, ma senza di voi
semplicemente non saremmo diventate ciò che siamo, per questo e tanto altro
vogliamo dirvi grazie.
Volete qualche nome tanto per non farli rimanere nell' anonimato?
Grazie a Roberto e alla sua presentazione video - e anche per le barzellette - a Carlo e Giovanni che
hanno spostato quintali di tavoli meglio dei palestrati della Virgin, a Mauro,
Giacomo, Francesco, Vincenzo e Daniele, a Simone e al suo furgone (salvatore
della mia schiena già provata dai tacchi da valchiria), a Marco e all'eroico
ragazzo dentro l'Ovetto Gigante che si è trovato ad abbracciare perfino le colonne
del portico di San Pietro.
Grazie a Gigi, Giovanni, Stefano, Simone, Michele, Angelo, Marco e Paolo.
Adesso basta con le lusinghe, se no vi montate la testa, anche se un'ultimo sentito ringraziamento è dovuto a Guido, il marito senza volto di Costanza Miriano, un divo dietro le quinte, un uomo di poche parole - che tanto le usa tutte lei - ma con un cuore grande così.
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